Cosa sono?
Noi crediamo fermamente che la chiesa non sia un “luogo”.
La Bibbia, e prima ancora la storia e l’etimologia del termine, insegnano che “chiesa” si riferisce ad un insieme di persone.
Le persone sono importanti: Gesù ha dato perfino la sua vita per loro, quindi la nostra priorità è di occuparci delle persone, una per una. Nessuno deve essere dimenticato.
Per questa ragione ne “La Sorgente” abbiamo voluto creare dei “Piccoli Gruppi” (da cui la sigla PG), proprio per avere dei nuclei ridotti di persone che possono incontrarsi per condividere, essere solidali e prendere a cuore le sorti l’uno dell’altro. Una attività che spesso non è possibile svolgere quando si è in un grande gruppo ma, al tempo stesso, una necessità per la vita di ogni individuo.
Ecco perché a “La Sorgente” incoraggiamo vivamente tutti a partecipare ad un PG.
Ecco le nostre 8 buone ragioni per frequentare un PG
1. Capire meglio la Bibbia
Ti è mai capitato di ascoltare un predicatore e, mentre questo stava predicando, di aver avuto voglia di fermarlo dicendo: “STOP! Non capisco quello che stai dicendo”? Allora il PG fa proprio per te!
Predicare e insegnare rappresentano spesso una comunicazione a senso unico. Il predicatore parla, mentre tu ascolti. Questo va bene per apprendere dei concetti. Però, per riuscire ad applicarli in modo effettivo, l’ideale è il PG. In un PG puoi fare delle domande, partecipare ad una discussione su un testo letto insieme e ascoltare l’opinione degli altri. La Bibbia va applicata nella tua situazione personale. A volte dopo il culto domenicale la gente dice al pastore: “Pastore, sarebbe molto utile che ti sedessi con noi a discutere su ciò che hai predicato oggi, perchè tante delle cose che ci hai spiegato abbiamo bisogno di digerirle meglio“.
In un PG si può, per esempio, ridiscutere insieme il sermone della domenica.
2. Sentirsi parte della famiglia di Dio
La maggior parte dei partecipanti assicura che il principale beneficio del PG consiste nelle relazioni e nelle amicizie che si sono strette all’interno del gruppo.
Si possono condividere pensieri, riflessioni, richieste di preghiera; o magari le risposte ricevute da parte del Signore. Nel PG scoprirai quali sono i bisogni e i problemi degli altri; e scoprirai che non sei il solo a dover affrontare certe situazioni nella tua vita: siamo tutti sulla stessa barca!
E’ utile sapere che anche gli altri devono far fronte alle tue stesse difficoltà, o che hanno vissuto un certo processo per arrivare a conoscere e imparare dei principi spirituali. Più di 50 volte il Nuovo Testamento usa la frase “gli uni gli altri“, “portate i pesi degli altri“, e “incoraggiatevi gli uni gli altri“. Il miglior luogo per mettere in pratica questi comandamenti è all’interno di un PG. Abbiamo veramente bisogno gli uni degli altri.
Non è nella volontà di Dio che tu viva la tua vita cristiana da solo. Se sei solo, allora devi cominciare a far parte di un PG.
3. Comprendere il senso della preghiera
Molte persone hanno difficoltà a pregare in presenza di altri, soprattutto in una chiesa grande.
In un PG invece, composto mediamente da 6/12 persone, imparerai a partecipare alla preghiera collettiva attraverso una vera conversazione con Dio. Nessuno è obbligato a pregare. Tuttavia, trovandoti in un ambiente confortevole e protetto, ti sentirai capace di pregare e di avanzare le tue richieste di preghiera.
Nella Bibbia ci sono tante promesse riguardanti il pregare insieme. Pregando insieme con gli altri ci sentiamo più vicini a quelle persone e, insieme a loro, sperimentiamo la gioia della preghiera e le risposte ricevute nella nostra vita.
4. Affrontare lo stress e le difficoltà della vita
I PG ti aiutano in modo eccellente ad affrontare con un’attitudine positiva i momenti di difficoltà o di crisi, i cambiamenti e lo stress.
Sapendo che ci sono delle persone che ti stanno vicino e che si consacrano a te, sentirai un senso di stabilità e di sicurezza, soprattutto nei momenti difficili, per esempio affrontando una malattia o delle difficoltà economiche. All’interno del PG anche i problemi pratici di tutti i giorni possono essere risolti in maniera concreta: una madre può trovare aiuto se ha bisogno di un babysitter; oppure si può chiedere una mano per cucinare, o per i lavori di casa; e così via.
Nella Sorgente molte persone possono testimoniare di come hanno attraversato dei periodi difficili in modo positivo grazie al sostegno offerto dai PG.
5. Condividere la propria fede nella quotidianeità
Forse i tuoi conoscenti che non sono credenti non verranno mai in chiesa (magari a causa di pregiudizi sulle chiese in generale, che li fanno stare sulla difensiva). Ma potrebbero invece essere aperti a partecipare ad una serata di discussione in un ambiente famigliare come il PG.
In un PG il tuo amico non credente può fare delle domande ed esprimere la sua opinione senza sentirsi “attaccato”. E sentendo l’amore e la sincerità delle persone del PG, probabilmente sarà più aperto verso la buona novella.
6. Scoprire le proprie potenzialità e la loro funzionalità
La Bibbia c’insegna che ogni credente ha ricevuto talenti e doni per il bene della famiglia di Dio.
Purtroppo la maggior parte dei cristiani rimane spettatrice durante il servizio della domenica, perchè in genere i culti sono del tipo “sedersi e ascoltare”. In un PG invece scopri l’autostima e la fiducia in te stesso. Queste caratteristiche diventano anche una fonte importante per il tuo lavoro, per la tua vita in chiesa e in qualsiasi rapporto con gli altri.
7. Comprendere l'adorazione
Molti credenti pensano che l’adorazione avvenga soltanto la domenica mattina, alla presenza di tante persone; e che siano necessari il sermone, il gruppo musicale e l’offerta. L’adorazione si ha invece ogni volta che adoriamo Dio.
A volte ciò si esprime meglio in un piccolo gruppo di persone. Nella nostra chiesa i coordinatori dei PG possono servire la santa cena nel loro PG ogni volta che il gruppo lo desidera.
8. Comprendere le implicazioni pratiche del cristianesimo
Il libro degli Atti degli Apostoli spiega molto chiaramente come Dio vuole che il suo popolo cresca e come desidera che, proprio nell’ambiente della chiesa, si provveda e si trovi soluzione ai bisogni del suo popolo.
Ovviamente il pastore da solo non sarà mai in grado di risolvere tutti i problemi di ogni singola famiglia della chiesa. Ed è opportuno precisare che Dio non ha mai avuto questo intento!
Prendi in considerazione questi versi della Bibbia:
- Atti degli Apostoli 2:42-47 “Essi erano perseveranti nel seguire l’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nella preghiera. Ed erano tutti presi da timore; e molti segni e miracoli si facevano per mano degli apostoli. Or tutti coloro che credevano stavano insieme ed avevano ogni cosa in comune. E perseveravano con una sola mente tutti i giorni nel tempio e rompendo il pane di casa in casa, prendevano il cibo insieme con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva alla chiesa ogni giorno coloro che erano salvati.”
- Atti degli Apostoli 5:42 “E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di annunziare la buona novella: che Gesù è il Cristo.”
- Romani 16:5 “Salutate anche la chiesa che è in casa loro .”
- I Corinzi 16:19 “Aquila e Priscilla insieme alla chiesa che è in casa loro.”
- Colossesi 4:15 “Salutate i fratelli. Ninfa e la chiesa che è in casa sua.”
Ne “La Sorgente” stiamo lavorando molto sui PG e siamo convinti che questo network abbia un notevole potenziale sulla città e sulla provincia di Varese.
Qui sopra hai letto otto buone ragioni per partecipare ad un PG ed i benefici che questo porterà nella tua vita.
Se ancora non fai parte di un PG, t’invitiamo a parteciparvi da subito.