L’Ascolto (Seminario Leadership)
Relazione del past. Mark De Jonge Chiesa evangelica La Sorgente – Varese In sala: Mark De Jonge: “Qualcuno è bravo ad ascoltare?” Fabio Notarnicola: “Scusa, non ho sentito.” http://chiesa-lasorgente.net/wp-content/uploads/2013/10/2013-03-09-pastore-Mark-De-Jong-lascolto.mp3 Scarica l’audio L’ ascolto fa parte della vita di ogni individuo, ed infatti la maggior parte di noi pensa di saper ascoltare ma facilmente confondiamo i termini e crediamo che “sentire” e “ascoltare” siano sinonimi. Non è affatto così. Es: Molte persone quando mentre pensano di ascoltare qualcuno, stanno nel frattempo pensando a come rispondere, dando ascolto al proprio pensiero limitandosi a “sentendo” l’altro. Come leader hai una posizione di conoscenza e abilità, e le persone che verranno da te vorranno avere risposte alle loro domande, ma prima di rispondere bisogna imparare ad ascoltare; infatti l’ascolto è un’abilità che può essere imparata. Iniziamo con una domanda: Come mai non comprendo ciò che l’altro dice? Difendo la mia posizione e ragione, a causa di opinioni e sentimenti contrastanti, spreco tempo e complico la situazione. Una soluzione a questo è mettere da parte l’ego personale. Mi sento in obbligo di dare consigli e suggerire soluzioni, senza ascoltare, quando l’altro desiderava solo raccontare. Mi piace la mia voce, quindi parlo al posto dell’altro, perché voglio avere tutto sotto controllo. Non mi hanno insegnato e neanche ho imparato ad ascoltare. Sentire è passivo, ascoltare è attivo. Credo che ascoltare sia per i deboli senza personalità. Ho pregiudizi verso chi mi sta parlando. Cos’è non ascoltare? Essere disinteressati al racconto dell’altro, cercare di dare consigli magari direzionando il discorso su se stessi o cercando di “spiritualizzarlo” e infine interrompere. Cos’è ascoltare? E’ la capacità di provare empatia per chi racconta, cioè cercare di comprendere il racconto e lo stato d’animo della persona, senza fare domande inizialmente, ma solo dopo per aiutare a comprendere meglio il fatto. Empatia verso l’interlocutore. Non porre domande che possano interrompere. Comprensione. Past. Mark De Jonge...
approfondisciIl Leader (Seminario Leardership)
Relazione del past. Emanuele Campo Comunità Punto Incontro – Busto Arsizio (Va) Un Leader si definisce per quello che fa e dice, ma anche per ciò che non fa e non dice. “Dopo di lui veniva Eleazar, figlio di Dodo, figlio di Ahohi, uno dei tre valorosi guerrieri che erano con Davide, quando sfidarono i Filistei radunati per combattere, mentre gli Israeliti si erano ritirati. 10 Egli si levò e colpì i Filistei, finché la sua mano, esausta, rimase attaccata alla spada. In quel giorno l’Eterno operò una grande vittoria e il popolo ritornò dietro a lui solo per fare bottino.” 2 Samuele 23:9 Ascolta il file audio http://chiesa-lasorgente.net/wp-content/uploads/2013/03/2013-03-09-pastore-Emanuele-Campo-leadership-definizione-e-punti-di-vista.mp3 Scarica l’audio Eleazar fu un Leader che parlo senza parole, nella sua debolezza risalta l’umanità ma anche la sua determinazione di andare avanti. La paura che provano gli altri in lui fa nascere il senso di responsabilità che si tramuta in coraggio. La leadership indica un’autorità che influenza, mediante una posizione sociale favorevole o tramite doti naturali. Esistono due diversi tipi di leadership: sociale e cristiana. Leadership sociale è una relazione basata su comando e obbedienza, essa si divide in tre ambiti: Dittatoriale, Democratica, Delegante. Leadership cristiana è un relazione basata su stima, rispetto, fiducia e fedeltà. 2 Timoteo 2:2 ” e le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri.” Il Leader cristiano è un servitore, cosciente della propria posizione di esempio e aiuto, che colma i bisogni altrui e che sa in che direzione muoversi e agire. La leadership cristiana deve avere la capacità di far esprimere il meglio delle persone, nel raggiungere e perseguire obbiettivi. Genesi 1:26 “Poi DIO disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Il termine dominio in italiano ha un significato negativo, ma in ebraico esso deriva da Radah che significa regola, governare, assumendo un significato positivo. La leadership si costruisce su tre principali condizioni: 1) Il leader dedica tempo al rapporto individuale e di gruppo tra i collaboratori, però mantenendo un certa distanza. 2) I collaboratori sanno di poter dialogare con lui. 3) Il leader prende decisioni e si assume la responsabilità del rischio. Principi generali: – Comunicazione: in disparte sta con i collaboratori, li ammaestra e li fa partecipi di esperienze, e comunica gli obbiettivi da perseguire. – Visione: Quale era l’obbiettivo di Gesù? Il regno di Dio e l’anno accettevole del Signore. – Relazione: Crea un rapporto di fiducia. Ascolta e suscita interesse, affronta le incomprensioni e ammette i propri errori. Attento al benessere delle persone, incoraggia e interviene per ammorbidire i conflitti, ha fiducia nei propri collaboratori accettandone i consigli e collaborandoci assieme. Ultimo ma non per questo meno importante ricordarsi di non aver paure, perchè esse ostacolano la crescita. Past. Emanuele...
approfondisciBada a te stesso (Seminario Leadership)
Relazione del past. Fabio Notarnicola Chiesa evangelica Vita Nuova – Cocquio Trevisago (Va) Una leadership intelligente? Bada a te stesso! Atti 20.28 “Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata col proprio sangue.” La leadership intelligente si basa sull’imparare a valutare e curare noi stessi, prima degli altri. Ponendosi degli obbiettivi da raggiungere ed essendo consapevoli della propria situazione attuale. http://chiesa-lasorgente.net/wp-content/uploads/2013/03/2013-03-09-pastore-Fabio-Notarnicola-leadership-intelligente-bada-a-te-stesso.mp3 Scarica l’audio Guarda il video Galati 6:4 “Ora esamini ciascuno l’opera sua, e allora avrà ragione di vantarsi solamente di se stesso e non nei confronti degli altri.” Romani 12:3 “Infatti, per la grazia che mi è stata data, dico a ciascuno che si trovi fra voi di non avere alcun concetto più alto di quello che conviene avere, ma di avere un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio ha distribuito a ciascuno.” Il leader intelligente comprende la situazione che sta vivendo, guardando prima dentro se stesso in maniera onesta, dando priorità sulla propria vita e poi gli altri… 1 Timoteo 4:16 “Abbi cura di te stesso e dell’insegnamento, persevera in queste cose perché, facendo così, salverai te stesso e coloro che ti ascoltano.”. Un leader intelligente che valuta se stesso consapevolmente esprimendo i propri sentimenti con autocontrollo, dominando se stesso, saprà prendere decisione giuste per guidare gli altri verso l’obbiettivo comune. Salmo 73. Bisogna prendere tempo nel proprio rapporto con Dio, diventando completamente dipendenti da Lui, dandosi del tempo per riflettere e non stancandosi mai. Atti 10:19 “Mentre Pietro stava riflettendo sulla visione, lo Spirito gli disse: «Ecco, tre uomini ti cercano.” In fine non è buono essere soli, ascolta i consigli di tua/o moglie/marito, circondati di amici credenti che possano aiutare a risolvere aree della propria vita ed a comprendere in maniera più piena, diversa dalla propria interpretazione, il messaggio della Parola. Prendi e approfitta del tuo tempo con Dio e si intelligente. Past. Fabio Notarnicola....
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